Gennaio 2022: il mese dei cambiamenti
In questa edizione della newsletter: i temi dominanti del mese in corso, alcune anticipazioni, un'analisi e un contenuto in esclusiva
Ben ritrovat*,
se leggi questa mail è perché ti interessa sapere cosa combina LoSpallino.com. Non preoccuparti, non ne riceverai molte: appena una al mese, di norma entro la prima decade del mese perché la nostra attività è ricominciata lo scorso 8 settembre 2021.
Dalla puntata precedente della newsletter la SPAL ha giocato appena due partite, perdendole entrambe con Brescia e Frosinone. Le altre due (contro Benevento e Pisa) sono saltate a causa di un vero e proprio focolaio di contagi da Covid-19 nel gruppo squadra e in attesa dei recuperi sono successe un po’ di cose: è cambiato l’allenatore (un po’ a sorpresa), Ellertsson si è fatto male abbastanza seriamente e c’è stato il primo acquisto ufficiale del mercato invernale 2022.
In questa edizione speciale:
100% Joe (entro febbraio): il punto sul definitivo passaggio di proprietà
Alla SPAL manca la continuità tecnica: i cambi d’allenatore sono ormai una costante. Ma perché?
Tacopina ribadisce: la SPAL si allenerà negli Stati Uniti nell’estate 2022, a cura di Daniele Proch (Forbes.com)
100% Joe (entro febbraio)
[Joe Tacopina e Patrick Carroll, in teoria l’uomo-forte della cordata americana - foto Rubin]
Quando ad agosto 2021 furono firmati i documenti per il passaggio di proprietà della SPAL dalla famiglia Colombarini a Joe Tacopina era stato specificato - da entrambe le parti - che a “fine gennaio 2022” l’operazione sarebbe stata finalizzata per intero con la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione.
Vale la pena ricordare che in questa fase Joe Tacopina, pur ricoprendo la carica di presidente, è proprietario del 49% del club, con il restante 51% ancora nelle mani di Francesco e Simone Colombarini. Tuttavia gli oneri di gestione sono già a carico dell’avvocato italo-americano, come peraltro specificò lo stesso ex-patron nella scorsa estate: “Oggi - era il 13 agosto - abbiamo formalizzato l’atto che prevede il primo step e che fissa il passaggio degli oneri relativi alla gestione della SPAL al gruppo di Tacopina a partire dal primo luglio scorso. Il controllo della società è già nelle sue mani”.
L’approssimarsi della scadenza ha senz’altro stimolato l’interesse di parte dell’opinione pubblica e ha contribuito a far fiorire indiscrezioni di stampo pessimistico sulla finalizzazione dell’accordo. Il lavoro degli ultimi giorni della redazione de LoSpallino.com ha permesso di stabilire due punti fermi:
* fonti che conoscono nel dettaglio i termini dell’accordo Colombarini-Tacopina riferiscono che l’effettiva scadenza per il passaggio di proprietà è fissata per la fine del mese di febbraio e non al 31 gennaio 2022.
* né da un lato né dall’altro del tavolo si stanno riscontrando preoccupazioni di sorta e c’è piena fiducia sull’esito favorevole di questo pur delicato passaggio formale.
Alla SPAL manca la continuità tecnica
[Pep Clotet a Frosinone, nel giorno della sua ultima panchina biancazzurra - foto Fraioli]
Il prossimo 10 febbraio ricorrerà il secondo anniversario dell’esonero di Leonardo Semplici, avvenuto quando al comando c’era ancora la famiglia Colombarini ed era ancora in carica il direttore sportivo Vagnati. In altre parole: gli artefici principali della scalata che ha riportato la SPAL ai massimi livelli.
Da allora a Ferrara si sono avvicendati quattro diversi allenatori, di fatto uno per semestre. Se la lunghissima esperienza di Semplici (1.891 giorni per 219 partite) ha senz’altro rappresentato una specie di anomalia, è altrettanto vero che in seguito il club non è stato in grado di aprire e chiudere una stagione con la stessa guida tecnica. Ovviamente l’auspicio è che questa tendenza venga invertita con l’ingaggio dell’esperto Roberto Venturato, messo sotto contratto fino a giugno 2023 e reduce da ben sei stagioni alla guida del Cittadella.
Peraltro in questo biennio la SPAL si è collocata ben sotto la media italiana di permanenza degli allenatori, separandosene grosso modo dopo appena una ventina di partite.
[Gli allenatori della SPAL di febbraio 2020, in ordine di durata]
1. Pasquale Marino: 217 giorni (34 partite)
2. Pep Clotet: 188 giorni (19 partite)
3. Luigi Di Biagio: 185 giorni * (15 partite)
4. Massimo Rastelli: 107 giorni (9 partite)
Infatti secondo uno studio abbastanza recente (2015-2019) del CIES, il Centro Internazionale degli Studi Sportivi che ha sede in Svizzera, gli incarichi degli allenatori a livello globale hanno una durata media di circa 40 partite. Uno studio un po' più datato (2016) sempre del CIES, inerente i maggiori campionati europei, aveva stabilito che nei primi due campionati italiani il tempo medio di permanenza di un allenatore è all’incirca di 9 mesi (273 giorni). Ovviamente si tratta di numeri che contano molto relativamente se lasciati privi di adeguato contesto e di un'analisi di merito.
Nel caso della SPAL questa instabilità nei pressi della panchina può essere spiegata con diverse chiavi di lettura. Prima fra tutte quella relativa al lungo e faticoso processo di riadattamento, sul campo e fuori, che ha fatto seguito alla retrocessione dalla serie A. Le conseguenze della discesa di categoria e della contemporanea esplosione della pandemia globale non sono ancora state del tutto smaltite e nemmeno l’entusiasmo di Joe Tacopina è riuscito ad accelerare questo complicato processo. La stabilizzazione richiederà verosimilmente altri 5-6 mesi, sempre al netto della buona riuscita dei progetti del presidente americano sul fronte del consolidamento del suo gruppo di investitori.
BONUS - per gli iscritti alla newsletter
Tacopina ribadisce: la SPAL si allenerà negli Stati Uniti nell’estate 2022
[contenuto a cura di Daniele Proch, firma di Forbes.com]
[Joe Tacopina nel suo primo giorno da presidente della SPAL - foto Rubin]
La priorità, Joe Tacopina ci tiene a ribadirlo, rimangono i tifosi della SPAL. Fin dalla sua prima partita da spettatore allo stadio Paolo Mazza l’attuale presidente è rimasto impressionato dalla passione della Curva Ovest e dalla lealtà dimostrata nel sostenere la squadra sia dopo emozionanti vittorie che in seguito ad amare sconfitte.
“Il pubblico di Ferrara rappresenta una priorità”, afferma Tacopina in esclusiva per questa newsletter, e ribadisce di volersi definire un “custode” più che un proprietario della società. Dare la precedenza alla tifoseria locale, però, non significa ignorare il fatto che i tempi stiano cambiando.
Tacopina sostiene come al giorno d’oggi una realtà calcistica con storia e tradizione come la SPAL non possa limitare la propria influenza alla regione in cui si trova. Invece, grazie ai moderni strumenti di comunicazione, debba cercare di raggiungere gli appassionati di calcio che risiedono al di fuori dei confini ferraresi e italiani. “Internet e i social media hanno reso questo mondo molto più piccolo - dice Tacopina - e abbiamo la possibilità di connettere con i fans da tutto il mondo tramite queste nuove iniziative di marketing”.
Quando Tacopina parla della necessità da parte dei club calcistici italiani di esportare il proprio brand, i numeri registrati negli ultimi anni gli danno ragione: solo in serie B sei squadre (Ascoli, Cesena, Como, Parma, Pisa e appunto SPAL) hanno venduto interessi societari a investitori stranieri, a testimonianza che anche le società della categoria cadetta stanno ragionando in ottica globale e non più soltanto regionale. Fra Serie A, B, C, sale a 17 la conta delle squadre con proprietà straniere, 12 delle quali sono nordamericane.
Tacopina vede un riscontro positivo per tutto l’ambiente societario quando parla di aprire il brand SPAL a nuovi orizzonti geografici e quindi a nuovi mercati: “La squadra, la società, i giocatori, i tifosi… tutti ne beneficiamo quando il brand SPAL cresce in giro per il mondo”. Fra le iniziative a supporto di questa visione c’è il ritiro precampionato da svolgere negli Stati Uniti. Nella prossima estate Tacopina vuole infatti portare la squadra ad allenarsi ad Harvard, dove annualmente tiene dei corsi di legge. Oltre a questo rimane attivo l’ambizioso progetto di costruire tre SPAL Academies per i giovani talenti americani negli USA, precisamente a New York, Miami, e nello stato della California.
Queste iniziative, sostiene il presidente newyorkese, contribuiscono ad attirare attenzione sulla squadra, il che si traduce in un aumento nel numero di sponsor e, di conseguenza, degli introiti societari: “Per questo faremo il tour negli USA e per questo abbiamo iniziato a cercare partner internazionali come sponsor”, spiega Tacopina.
Sempre in ottica coinvolgimento dei tifosi Tacopina non vede l’ora che lo stadio riapra tutti i settori per portare sempre più spallini a sostenere la squadra nella seconda metà della stagione 2021/22 di serie B. Il presidente si è detto fiducioso che entro fine gennaio tutto il Mazza si possa finalmente tingere di bianco e azzurro, al netto delle limitazioni governative dovute alla pandemia globale.
Anche per stavolta è tutto. La prossima newsletter arriverà tra un mese, quindi tra l’8 e il 9 febbraio. Se pensi che possa interessare a qualcun*, usa questo link:
Alla prossima!
Alessandro Orlandin
e la redazione de LoSpallino.com