Un mese in retrospettiva: novembre 2021
Cosa è stato letto di più su LoSpallino.com e come sono andate a finire certe storie. Più un articolo in esclusiva
Ben ritrovat*,
se leggi questa mail è perché ti interessa sapere cosa combina LoSpallino.com. Non preoccuparti, non ne riceverai molte: appena una al mese, di norma il giorno 8 (o al massimo 9) perché la nostra attività è ripresa lo scorso 8 settembre 2021.
Dalla puntata precedente della newsletter la SPAL ha giocato altre quattro partite, specializzandosi nel far punti in trasferta (6 su 6) e impantanandosi in casa (0 su 6).
Ma al di là dei risultati nell’ultimo mese sono successe varie cose: Mora ha convinto Clotet a farlo giocare da titolare, c’è stato il debutto di Nador, Giuseppe Rossi è stato messo sotto contratto e ha già fatto il suo primo gol, Tacopina ha annunciato l’arrivo di rinforzi a gennaio, Pomini s’è preso la maglia da titolare e abbiamo finalmente visto per bene Da Riva.
Di seguito trovi le storie che più hanno stimolato l’interesse del nostro pubblico negli ultimi 30 giorni e i loro capitoli successivi. Cliccando sui titoli si accede all’articolo originale.
[Alberto Pomini è diventato il giocatore più anziano ad aver mai giocato per la SPAL]
1. Fatemi capire (qualcosa su SPAL-Lecce) [1 dicembre]
All’indomani di SPAL-Lecce 1-3 il direttore Alessandro Orlandin ha proposto una riflessione personale, piuttosto dibattuta, sugli eventi della partita persa dai biancazzurri. Si è trattato di un richiamo alla razionalità, contro l’emotività che sembra aver travolto parte del pubblico spallino in seguito al terzo KO consecutivo al “Paolo Mazza” da parte della squadra di Clotet. Soprattutto perché le tre sconfitte (le altre sono quelle con Perugia e Alessandria) sono arrivate tutte in circostanze abbastanza diverse e nell’arco di tempo preso in esame l’allenatore catalano ha dimostrato di essere meno radicale di quanto si potesse presumere. Che questo sia stato dovuto a un ripensamento, a una miglior conoscenza della psiche della squadra o ad una qualche tipo di pressione esterna non lo sapremo mai. A fronte di tutto questo Clotet si è sbilanciato in maniera abbastanza netta riguardo al futuro, dicendo che la SPAL a suo giudizio farà molto meglio nel girone di ritorno grazie a un’identità sempre più forte, ma anche con l’apporto di rinforzi che sono già stati promessi dal presidente Tacopina.
2. La storia della cessione di Strefezza, che ora segna a raffica col Lecce [9 novembre]
L’italo-brasiliano, alla SPAL dal 2016 al 2021 (con un paio di prestiti in mezzo), è riuscito in breve tempo a diventare uno dei calciatori più chiacchierati del campionato di serie B. Ha vinto il premio di miglior giocatore AIC di categoria per i mesi di ottobre e novembre e al momento di redigere questa newsletter è addirittura il capocannoniere della competizione con 9 gol, senza rigori. I rimpianti per la sua cessione da parte della SPAL, se possibile, sono aumentati ulteriormente a causa della straordinaria doppietta messa a segna proprio in occasione del confronto diretto al “Paolo Mazza”. Strefezza, non sorprendentemente, ha dichiarato di sentirsi nel momento migliore della sua carriera e in tempi recenti è stato accostato addirittura all’Atalanta come possibile alternativa al più quotato Jeremie Boga (1997, Sassuolo). Non solo: sempre secondo l’Ultimo Uomo ci sarebbero persino chiacchiere che vorrebbero il giocatore nei pensieri del ct della Nazionale italiana Roberto Mancini. Strefezza ha un contratto fino al 2025 con opzione per un ulteriore anno: è veramente improbabile che il Lecce possa decidere di cederlo nel prossimo mercato di gennaio, visto che lo considera un elemento indispensabile per puntare al ritorno in serie A.
3. Tacopina vorrebbe la SPAL ai playoff già quest’anno, dice Forbes [11 novembre]
L’accostamento tra la parola “SPAL” e quella “playoff” ha sempre effetti esplosivi. Un po’ perché l’obiettivo minimo è stato mancato in maniera piuttosto imbarazzante nella stagione 2020/2021 e un po’ perché si tratta del sogno proibito di un progetto tecnico di transizione, sotto molti punti di vista. Eppure Joe Tacopina non sembra voler rinunciare all’idea di vedere la squadra in una posizione di classifica in grado di garantire l’accesso agli spareggi. Il presidente ha parlato di (potenziale) obiettivo playoff più con la stampa estera o nazionale, mentre con quella ferrarese ha sempre scelto un profilo un po’ più basso. Lo ha fatto anche in una delle ultime apparizioni in città, in occasione della presentazione ufficiale di Giuseppe Rossi: “Per me era chiaro sin dal momento in cui il nostro progetto è stato avviato che ci sarebbero stati momenti difficili, ma continuo a dormire sonni tranquilli perché so dove saremo alla fine della stagione. Non sono preoccupato per ciò che sarà perché so che i giorni migliori sono davanti a noi”. Al riguardo Pep Clotet ha scelto un approccio decisamente più realista, spiegando che l’obiettivo della SPAL, come peraltro quello di tutte le altre squadre, è di raggiungere la salvezza il prima possibile per poi valutare quanto margine ci sarà per pensare ad altro.
BONUS - per gli iscritti alla newsletter
Giuseppe è il decimo signor Rossi della storia della SPAL *
(ad aver fatto almeno una presenza)
[Paolo, detto Paolino, Rossi in azione nel 2011 con la maglia della SPAL - foto Rubin]
Chiamiamolo pure meta-giornalismo, o semplicemente uno spunto da malati di SPAL. Fatto sta che nella sala stampa dello stadio “Paolo Mazza”, in occasione della presentazione ufficiale di Giuseppe Rossi, è sorto un dibattito quantomeno spassoso che ha coinvolto diversi cronisti locali. Tra questi Mauro Malaguti (Il Resto del Carlino), Alessandro Sovrani (Telestense) e Maurizio Barbieri (La Nuova Ferrara).
La domanda era: “Ma quanti Rossi hanno giocato nella SPAL?”.
Il conto, lì per lì, è arrivato a 8. Un’analisi scrupolosa degli almanacchi ha fatto salire il numero a 10. Una squadra di calcio, se solo ci fosse stato un portiere da schierare.
1. Giulio Rossi (1912-1974) / attaccante / stagione 1938/39 / 17 presenze in serie B
Il primo in ordine di tempo ha fatto parte di una SPAL pre-bellica scivolata in serie C per mancanza di attaccanti di valore. Uno di questi doveva essere proprio Rossi, che peraltro vantava anche 70 presenze nel Milan.
2. Ero Rossi (1931) / attaccante / dal 1953 al 1956 / 23 presenze 5 gol in serie A
Molto prima che arrivasse Eros (Schiavon) ci fu un Ero. Rossi, appunto, nativo di Sermide e che venne prelevato da Paolo Mazza proprio nella squadra locale del vicino comune mantovano. Giocò stabilmente da titolare solo nell’annata 1954/1955, togliendosi anche la soddisfazione di 5 reti in serie A. In seguito proseguì la sua carriera nel Ravenna e ancora nel Sermide.
3. Pietro Rossi (1939) / centrocampista / stagione 1958/59 / 1 presenza in serie A
Una sola presenza, ma che presenza. Questo semi-sconosciuto centrocampista scese in campo una sola volta, il 12 ottobre 1958 allo stadio San Siro di Milano. Un sogno per qualunque calciatore, a meno che la tua squadra non perda 8-0. Purtroppo toccò a quella SPAL (in cui c’erano anche Malatrasi, Lucchi, Rozzoni e Morbello), che venne devastata da cinque gol di Antonio Valentin Angelillo. Ancora oggi è la peggior sconfitta (per proporzioni) dell’intera storia della SPAL.
4. Guerrino Rossi (1934-1996) / attaccante / stagione 1959/60 / 22 presenze 9 gol in serie A
Giocò in quella che per gli almanacchi è stata la miglior SPAL di sempre (5° posto in serie A!), si tolse la soddisfazione di segnare lo stesso numero di gol stagionali del leggendario Oscar Massei (9 gol stagionali) e di decidere un derby sul campo del Bologna con un gol al 90’ (20 marzo 1960, risultato 2-3). In seguito vestì anche le maglie di Cagliari e Cesena.
5. Leonardo Rossi (1960) / attaccante / stagione 1979/80 / 5 presenze + allenatore 2006/07 (C2) e 2013/14 (2^ Divisione Lega Pro)
Leorossi (pronunciato tutto attaccato) è ricordato di più per le sue due esperienze, non proprio felicissime, da allenatore biancazzurro. D’altra parte da calciatore fece parte da comprimario di una SPAL non memorabile, la penultima della lunga gestione-Caciagli, che arrivò al 14° posto in serie B. Nella veste di “mister” perse una finale playoff di C2 contro la Paganese, nel secondo anno della presidenza Tomasi.
6. Dario Rossi (1972) / difensore / stagione 1996/97 / 25 presenze in C1
Anche in questo caso i ricordi non sono entusiasmanti perché coincidono con un campionato concluso con una retrocessione. Rossi affondò in C2 assieme ai suoi compagni dopo l’orribile doppio playout contro l’Alzano. Successivamente salì di categoria con le maglie Frosinone (2004) e Cavese (2006). È passato di nuovo per Ferrara nel 2021, come vice di Massimo Rastelli.
7. Francesco Rossi (1974) / difensore / dal 2000 al 2002 / 65 presenze
Difensore centrale affidabile, giocò due stagioni abbastanza interlocutorie della storia biancazzurra, concluse rispettivamente con un 9° e un 12° posto in serie C con 3 diversi allenatori (Scanzani-Melotti-Perinelli). Una volta lasciata Ferrara è diventato uno dei pilastri del Crotone (2002-2008), facendo anche da capitano della squadra calabrese.
8. Paolo "Paolino" Rossi (1983) / trequartista-attaccante / dal 2007 al 2012 / 114 presenze e 9 gol
Ricordato non solo per le sue qualità tecniche e il suo carattere, ma anche per l’eccezionale profilo umano che l’ha sempre contraddistinto nel suo periodo ferrarese. Paolino ha onorato la maglia biancazzurra in un periodo abbastanza buio della sua storia ed è il Rossi più presente e più prolifico. Successivamente ha vestito anche le maglie di Santarcangelo e Domagnano (San Marino). Oggi coordina alcune squadre giovanili dell’Asca Around Savignano e si diverte a giocare nella squadra che partecipa alla Terza Categoria in provincia di Forlì-Cesena.
9. Giovanni (1989) Rossi / difensore / dal 2010 al 2012 / 48 presenze 1 gol in Prima Divisione (ex C1)
Per un paio di stagioni ha condiviso lo spogliatoio con l’altro e più noto Rossi, segnando anche un gol in un 3-0 sul Ravenna. Dal 2012 al 2017 ha giocato stabilmente nel Santarcangelo, prima di passare al Ravenna e infine al Domagnano (San Marino) dove continua ancora oggi.
La prossima newsletter arriverà tra un mese, quindi tra l’8 e il 9 gennaio.
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Alla prossima!
Alessandro Orlandin
e la redazione de LoSpallino.com