Un mese in retrospettiva: ottobre 2021
Cosa è stato letto di più su LoSpallino.com e come sono andate a finire certe storie. Più un articolo in esclusiva
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Dalla puntata precedente della newsletter la SPAL ha giocato altre cinque partite, vincendone una (ad Ascoli) e pareggiandone tre, a testimonianza della natura di un gruppo ancora in fase di apprendimento ma che non intende farsi intimidire da alcun avversario. Nell’ultimo mese sono successe varie cose: Seculin è diventato il portiere titolare, è stato rispolverato Mora, Latte Lath si è infortunato seriamente, Giuseppe Rossi ha iniziato ad allenarsi con la squadra e si è sbloccato Melchiorri.
Di seguito trovi le storie che più hanno stimolato l’interesse del nostro pubblico negli ultimi 30 giorni e i loro capitoli successivi. Cliccando sui titoli si accede all’articolo originale.
[Joe Tacopina e Giuseppe Rossi, ritratti al centro sportivo “G.B. Fabbri” da Filippo Rubin]
1. Come sono andati gli ultimi cinque anni di Giuseppe Rossi [30 ottobre]
Appena Joe Tacopina ha annunciato di voler aggregare alla squadra l’ex centravanti della nazionale italiana, il nome della SPAL è rapidamente risalito nelle tendenze dell’informazione sportiva nazionale (e non solo). Che si tratti di una mossa di marketing o meno, Rossi è effettivamente arrivato a Ferrara e ora toccherà a Pep Clotet determinare se sarà possibile recuperarlo per far sì che dia un contributo alla causa di questa stagione. Per il momento il tecnico catalano ha sospeso il giudizio, anche perché i primi allenamenti di Rossi hanno detto che il giocatore è ancora molto lontano da una condizione fisico-atletica adeguata per scendere in campo. Le prossime settimane saranno decisive per saperne di più, anche se la SPAL non si è data particolari scadenze, né coltiva particolari aspettative per un’operazione che in ogni caso avrebbe costi molto contenuti.
2. Luca Moro si sta facendo notare col Catania [13 ottobre]
Il giovane attaccante continua a farsi notare in serie C con la maglia del disastrato club siciliano e ad alimentare qualche piccolo rimpianto dalle parti di via Copparo. Al momento Moro è protagonista di una striscia di sette partite consecutive con almeno un gol all’attivo, per un bilancio di 13 reti in 12 apparizioni stagionali. Certo, 5 gol sono stati segnati con calci di rigore, ma bisogna pur sempre metterli alle spalle dei portieri. Moro s’è persino di calciarne uno col cucchiaio nel corso di Campobasso-Catania 4-4, partita in cui ha firmato la sua prima tripletta da professionista. Le eccezionali prestazioni di inizio stagione gli sono valse anche la chiamata di Alberto Bollini, commissario tecnico della nazionale italiana Under 20, per i due impegni del mese di novembre nel torneo “Otto Nazioni”. Dovesse scendere in campo si tratterebbe della prima presenza assoluta in maglia azzurra, visto che nel corso della sua pur breve carriera non era mai entrato nei ranghi delle nazionali giovanili. Moro sta trasformando in gol tutto ciò che tocca, ma la sua annata potrebbe presto subire una deviazione: il Catania naviga in pessime acque sotto il profilo dei conti e rischia seriamente di essere escluso prematuramente dal campionato. Se così fosse il giocatore rientrerebbe al Padova, la società proprietaria del suo cartellino. Stando alle indiscrezioni di mercato tra le realtà maggiormente interessate ci sarebbe il sempre presente Monza di Silvio Berlusconi.
3. Chi è Patryk Peda, il migliore in campo in SPAL-Perugia [2 novembre]
Non deve sorprendere se questo giovanissimo difensore polacco ha attirato rapidamente l’attenzione del pubblico biancazzurro. Già tra i migliori della Primavera 2020/2021 - da difensore centrale - alle dipendenze di mister Scurto, Peda sta facendo un’ulteriore evoluzione nella posizione di terzino destro e con ottimi risultati. La sfrontatezza dei suoi 19 anni senz’altro lo aiuta, ma nelle sue due presenze da titolare al posto di Dickmann ha fatto vedere di poter dare un contributo che va al di là del ruolo da comprimario che era stato prefigurato per lui nella scorsa estate. Anche Maciej Stolarczyk, ct della nazionale polacca Under 21, ha preso nota dei progressi di Peda e l’ha convocato per la prima volta nei ranghi della sua selezione. Finora poteva vantare 4 presenze con la U16, 2 con la U17 e 3 con l’Under 20. Giacomo Laurino, che di Peda è stato lo scopritore italiano nelle vesti di (ex) responsabile dello scouting per le giovanili della SPAL, non s’è detto particolarmente sorpreso dell’ascesa del ragazzo: “Ero convinto che la serie B sarebbe riuscita a farla senza problemi - ha detto a Il Resto del Carlino - e di questo passo non mi stupirei nemmeno di vederlo prossimamente al piano superiore”. Per il momento se lo gode la SPAL, che l’ha messo sotto contratto fino a giugno 2024.
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Perché la SPAL non ha ancora uno sponsor principale sulle sue maglie?
Arrivati a novembre, 18 delle 20 partecipanti alla serie B 2021/2022 portano sulle rispettive maglie quello che ormai è noto come “main sponsor”, ossia lo sponsor principale che occupa lo spazio principale su divise che ormai possono ospitare fino a quattro spazi pubblicitari tra fronte e retro. Le uniche due eccezioni nel campionato cadetto sono rappresentate da Pordenone e SPAL. Questa è da considerare una cattiva notizia per il club biancazzurro? Non necessariamente.
[Lorenzo Colombo in azione durante SPAL-Como. Indossa la terza divisa. / foto Rubin]
L’assenza di uno sponsor principale sulle maglie di Vicari e compagni riemerge ogni tanto come tema di discussione ricorrente, ma non sembra per forza essere sintomo di uno scarso interesse da parte di potenziali inserzionisti. Bisogna prima di tutto considerare che per prendersi quel tipo di spazio, destinato a rimanere impresso nella memoria collettiva (nel bene o nel male) sarebbe necessario sborsare una cifra non certo alla portata di tutti. In alcuni casi la quotazione infatti può arrivare anche fino a 500mila euro. In tempi di faticosa ripresa economica non è così automatico, anche con uno sconto del 50%. In più la SPAL, intesa come struttura dirigenziale, ha deciso di voler esaminare attentamente eventuali candidature in base al principio per il quale il main sponsor dovrebbe rispondere a determinati requisiti di compatibilità con la visione societaria. La giusta opportunità non s’è ancora presentata, anche se da via Copparo fanno sapere che qualche colloquio è in corso e potrebbe portare a novità di qualche genere.
Nel frattempo, tra settembre e ottobre, la SPAL ha presentato almeno tre accordi di sponsorizzazione importanti: quelli con Adamant BioNRG (manica), Golden Group (pantaloncini) e Despar (settore giovanile). Sulle maglie continuano a esserci i marchi di Omega Group (sponsor secondario) ed Errebi Technology (retro maglia). Significa che, vivaio a parte, 4/5 degli spazi a disposizione sono stati aggiudicati a varie aziende, alcune delle quali hanno deciso di proseguire il proprio percorso di sostegno alla squadra.
Uno dei dati più incoraggianti per la SPAL sta proprio nella continuità del rapporto con gli sponsor: nella stagione 2021/2022 la percentuale di rinnovi ha sfiorato il 90% e circa un terzo degli accordi è stato sottoscritto su base pluriennale. Allo stato attuale sono 130 le aziende che - con diversi gradi di impegno - contribuiscono materialmente al bilancio societario.
Diversamente da quanto accadeva fino a una decina d’anni fa il peso specifico dello sponsor di maglia è sensibilmente diminuito e non è raro vedere squadre concludere la stagione senza un marchio ben distinguibile. A maggior ragione dopo l’entrata in vigore del divieto di sponsorizzazione per le aziende legate all’industria del gioco d’azzardo, che ha colpito duramente il mondo dello sport.
Grazie alle possibilità del marketing online e alle varie soluzioni offerte da stadio e centro sportivo club come la SPAL possono sviluppare un’ampia rete di relazioni commerciali, avvicinandosi - attraverso altri percorsi - all’obiettivo stagionale di raccolta. Tale obiettivo, stando a fonti che hanno diretta conoscenza dell’argomento, non è lontano dall’essere raggiunto e questa può essere senz’altro considerata una buona notizia, a prescindere dal destino della maglia.
Ovviamente un eventuale ingresso a stagione in corso verrebbe salutato con favore, magari grazie alle conoscenze dirette di Joe Tacopina. Una simile operazione è già avvenuta a Como con Mola, una piattaforma di streaming popolare soprattutto in Indonesia e nel sud-est asiatico. Il motivo è presto detto: i proprietari della SENT Entertainment, i fratelli Bartono, vengono proprio dall’Indonesia.
La prossima newsletter arriverà tra un mese, quindi tra l’8 e il 9 dicembre.
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Alla prossima!
Alessandro Orlandin
e la redazione de LoSpallino.com